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La Psicologia Energetica

 

La Psicologia Energetica si occupa delle relazioni tra il sistema fisico, il sistema psicologico e il sistema energetico della persona. E' la disciplina  che indaga  il modo in cui lo stato psicoemotivo condiziona lo stato fisico. Secondo i dettami plurimillenari della medicina orientale, Il corpo umano è attraversato da canali energetici che costituiscono una rete informazionale che agisce su tre livelli: funzionale, emotivo e psichico. Se la comunicazione tra i vari livelli viene meno, si manifesta un blocco in aree specifiche del corpo.   

Il Livello funzionale sovrintende alle parti meccaniche del corpo umano e gli organi vitali;

Il Livello psico-emotivo sovrintende alle azioni inibite, emozioni bloccate, pensieri censurati.

 

La Psicologia energetica fornisce un'interpretazione "complementare" della patologia del paziente; dà un significato alla localizzazione del problema; tiene in considerazione la cronologia della sua insorgenza e le emozioni che scaturiscono da quel tipo di blocco. Nel nostro linguaggio quotidiano, spesso senza neanche esserne consapevoli, utilizziamo alcune espressioni con l’intento di descrivere al meglio una sensazione, un momento, una particolare situazione. Frasi come: “mi si è chiuso lo stomaco”; “avevo il cuore in gola”; “mi è venuto il fegato amaro”; “mi sento con le spalle al muro”; “mi tremano le gambe”; ci ricordano che le rappresentazioni somatiche delle nostre emozioni sono facilmente reperibili se pensiamo al nostro quotidiano. Se proviamo a dare un significato a questo innato meccanismo di correlazione, corpo ed emozioni risultano inscindibili, interagenti elementi dello stesso sistema. Non esiste un’emozione che non abbia una diretta corrispondenza con il corpo, per questo la preoccupazione ci fa sentire meno fame, la rabbia ci fa digrignare i denti, la paura ci fa respirare in maniera caotica e l’amore ci fa sentire il cuore aperto oppure le “farfalle nello stomaco!”.

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Per l’Oriente la malattia è un ostacolo alla realizzazione del percorso individuale di ogni soggetto, in quest’ottica, la coscienza esprime gli impedimenti alla sua espansione attraverso disarmonie energetiche che portano alla malattia. I sintomi sono messaggi della nostra coscienza; "sentire dove" e capire perché l’energia si addensa o viene liberata in un punto del corpo, piuttosto che in un altro; perché su un lato del corpo e non sull'altro; può aiutare il paziente ad acquisire una maggiore consapevolezza corporea e una più profonda conoscenza di sé.

 

 

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Cenni di Psicosomatica: W.Reich

Nella cultura occidentale il primo studioso a parlare di correlazioni tra Psiche e Soma fu negli anni sessanta l'allievo di Freud, Wilhelm Reich. Lo studioso sostenne che il corpo fisico è un’espressione del nostro mondo interiore. Ogni sintomo per piccolo o grande che sia, ha una sua motivazione originaria per esistere. Ogni espressione fisica di malessere è un segnale che deve indurci a migliorare la comunicazione con il nostro mondo interiore. Reich spiegò al mondo scientifico che la forza vitale dell’uomo è caratterizzata da un’energia ascendente primaria e unitaria, che quando inibita o bloccata si divide in due forze antitetiche contrapposte che sono alla base di ogni processo patologico psicosomatico. Reich, sulla base delle sue esperienze cliniche e delle osservazioni dei blocchi psicosomatici dei suoi pazienti, arrivò alla conclusione che il corpo umano fosse diviso in sette segmenti e che in ognuno di essi ci potessero essere una o più emozioni bloccate, ad esempio, lavorando su un blocco muscolare può manifestarsi la rabbia, poi apparire la paura e così via.

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I sette segmenti del corpo secondo Reich

Livello degli occhi: comprende la fronte, le tempie, il capo e coinvolge la vista, l’udito e l’olfatto. Negli occhi si accumula la paura del mondo, il sospetto e le ossessioni. E’ il livello della consapevolezza e dell’attenzione, “vederci chiaro”.  
Livello della bocca: comprende le labbra, la mascella, la mandibola e l’occipite. E’ il livello dei bisogni, inerente al rapporto con la madre, fame d’amore, lo mangerei di baci. Tutte le tematiche affettive sono collegate a questa fase. 

Livello del collo: comprende i muscoli profondi del collo, la nuca, la gola. La corazza del collo principalmente reprime il pianto. Il blocco del collo crea una separazione tra la testa e il corpo, tra mente ed emozioni. Patologie legate a questo livello sono: artrosi cervicale, torcicollo, laringiti, faringiti, disturbi della tiroide, senso di soffocamento.

Livello del torace: comprende le spalle, le braccia, le mani, il cuore, i polmoni, le scapole, la colonna vertebrale dorsale. Il blocco al torace collegato al blocco del diaframma e quindi del respiro, è il modo più efficace per reprimere le emozioni. E’ il livello dell’affettività e dell’identità (avere il cuore come una pietra, avere un peso sul cuore). 

Livello del diaframma: il motore della respirazione. Comprende le costole inferiori dalla decima, undicesima e dodicesima vertebra toracica, lo stomaco, il plesso solare, il pancreas, il duodeno, la cistifellea. La lordosi è segno di una forte corazzatura. ). L’emozione fondamentale collegata al diaframma è l’ansia (mi si mozza il fiato). 

Livello addominale: comprende i muscoli larghi dell’addome, il retto, i muscoli del dorso, dell’ano, dei reni. In questo livello c’è il tema del trattenere o del dissipare, dell’avarizia o dell’eccessiva prodigalità.

Livello pelvico: comprende la pelvi, i genitali, l’utero, la vescica, i glutei, le gambe, i piedi. In questo livello sono bloccate soprattutto le emozioni di collera, disprezzo, angoscia. E’ il livello degli impulsi sessuali e del rapporto con la terra e con le proprie radici (stare con i piedi per terra, non avere radici). Il tema psicologico fondamentale è la paura della castrazione.

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Principali blocchi Psicosomatici secondo Reich

 

-Blocchi del sistema circolatorio:

Alterazioni dell’irrorazione sanguigna con eccesso di freddezza o di calore. Il corpo dovrebbe essere tiepido, né troppo caldo, né troppo freddo. Se sono presenti zone più calde o più fredde, questo può indicare un blocco del sistema circolatorio.


-Blocchi del sistema respiratorio:

Normalmente, una buona respirazione è uniforme e fluida tra petto e pancia. Se c’è un blocco alla pancia, allora è solo il petto a muoversi durante la respirazione; se è il petto ad essere bloccato, il soggetto tende a muovere solo la pancia. Osservando la respirazione possiamo capire se ci sono blocchi alla gola, al torace, al diaframma, al cuore, al basso ventre.

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-Blocchi del sistema muscolare

Al tatto, si può percepire se un gruppo muscolare è iper o ipotonico. Ci sono punti dove i muscoli fanno male perché sotto c’è tensione. Molte tensioni muscolari rivelano una protezione delle parti interne che sono vissute come fragili o deboli. Esempio: chiusura delle spalle nelle persone timide, le quali intendono proteggere il cuore.

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-Blocchi del sistema nervoso

Ci sono una serie di percezioni che sono caratteristiche dei blocchi del sistema nervoso: disagio, pesantezza, irritazione, insensibilità, tensione. Semplicemente chiedendo al paziente di respirare in una certa parte del corpo e di sentire le sensazioni possiamo avere una precisa descrizione del blocco e di come si caratterizza.

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-Blocchi del sistema osseo posturale

Alterazioni della postura, asimmetrie, disarmonie. In un corpo si possono osservare zone armoniche e disarmoniche. Le tensioni del passato hanno contribuito alla morfologia del sistema posturale. Le tensioni vanno sciolte in profondità.

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La tecnica E.F.T. Emotional Freedom Techniques

Cenni di Psicosomatica

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Emotional Freedom Techniques EFT

 

E' una tecnica di Psicologia Energetica che ha l'obiettivo di portare equilibrio nel sistema psicofisico attraverso un lavoro di programmazione neurolinguistica e stimolazione meccanica di alcuni punti del corpo che sono l'origine o la terminazione di meridiani energetici della Medicina Cinese.

Nella figura accanto si può notare una rappresentazione dei punti dei meridiani energetici e l'emozione correlata. 

La riattivazione del meridiano attraverso la stimolazione meccanica, la verbalizzazione del vissuto emozionale del paziente e la presa di coscienza dei sintomi, facilitano la liberazione di blocchi energetici e possono portare alla risoluzione della problematica fisica di base.

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